SPAZIO SOCIO-CULTURALE “ AEMILIA 187 A.C.” – Parma

AEMILIA 187 sta ad indicare l’anno di fondazione della via Emilia, strada consolare che attraversa Parma.

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COMMITTENTE | Comune di Parma (PR)

PROGETTISTI|

progetto architettonico:  RTP: arch. Filippo Bocchialini arch. Antonio Maria Tedeschi.

progetto strutturale: ing. Roberto Curzio.

progetto meccanico e elettrico: Studio King.

sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione: arch. Massimo Cappa.

direzione lavori. arch. Luca Oddi

progetto allestimento. arch. Luca Oddi

SITO | Piazza Ghiaia – Borgo Romagnosi PARMA

DIMENSIONE | spazi universitari: 200 mq, spazio pubblico coperto: 500 mq, aree esterne 600 mq

CRONOLOGIA | 2016 progettazione definitiva ed esecutiva

[URIS id=1002]

Il  progetto  nasce da un importante protocollo di intesa fra il Comune di Parma, l’Università degli Studi di Parma, la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna, la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna e la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Parma e Piacenza.

Il Protocollo infatti intende “coniugare la realizzazione di uno spazio socio-culturale, “ AEMILIA 187 A.C.”, che preveda il recupero degli spazi archeologici del sottopasso del Ponte Romano e l’allocazione dei reperti ritrovati durante le operazioni di scavo nella realizzazione della “Nuova Ghiaia”, con l’attuazione di un’area mercatale in Borgo Romagnosi, che possa alternativamente diventare area espositiva all’aperto, coinvolgendo l’edificio di San Quirino, con l’obiettivo di una sua “messa a sistema” con i nuovi spazi immaginati nel sottopasso del Ponte Romano”.

L’intervento inoltre “si inserisce nella logica più ampia del rilancio di Piazza Ghiaia quale area mercatale e cuore pulsante di una socialità ad un tempo popolare e colta all’interno della città storica. La posizione baricentrica rispetto al Campus del Centro Storico, in linea con il progetto MASTERCAMPUS, rendono questo “crocevia” della Via Emilia l’epicentro ideale per un hub studentesco, punto di ritrovo Erasmus piuttosto che sede delle associazioni studentesche maggiormente legate alle dinamiche cittadine e che l’Ateneo intende valorizzare”.

Riqualificazione e abbassamento di Borgo Romagnosi: nuovi spazi urbani su più livelli

A differenza dello studio di fattibilità e di alcune ipotesi degli anni scorsi, l’abbassamento di Borgo Romagnosi non potrà avvenire con un’unica rampa a pendenza costante dalla Chiesa di San Quirino, sia per salvaguardare gli ingressi esistenti agli edifici, sia per la presenza di
alcuni sottoservizi non spostabili. L’abbassamento previsto dal progetto avviene quindi nel punto di raccordo con Viale Mazzini, di fronte alla Galleria Polidoro, non con una rampa inclinata ma con un sistema articolato di scale e rampa pedonale, che garantiscono diversi spazi “orizzontali” molto più idonei ad uso culturale e mercatale rispetto ad una rampa. Il progetto prevede quindi un primo spazio urbano, piccola piazza, complanare a Piazza Ghiaia e in continuità con l’area del Ponte Romano, su cui affacceranno, sul lato ovest, i locali gestiti dall’Università. Da questo spazio sarà possibile risalire verso Borgo Romagnosi attraverso una nuova scalinata, in posizione centrale rispetto all’asse del borgo e frontale alla facciata della Chiesa di San Quirino, ed una nuova rampa ciclo pedonale, lungo il muro in mattoni esistente sul lato ovest. Entrambi questi sistemi di risalita portano sull’asse centrale di Borgo Romagnosi,
consentendo la vista frontale della Chiesa.

Collegamento fra il nuovo spazio ribassato e il Ponte Romano

Il collegamento fra questo nuovo spazio e la galleria intorno al Ponte Romano, presuppone la demolizione della scala esistente al termine della Galleria sud di Via Mazzini, che scende nell’angolo sud-est dello spazio sottostante del Ponte Romano, oltre alla demolizione parziale (solaio e muro sud di contenimento) del locale ex-bar sottostante il punto di incrocio fra Borgo Romagnosi e Via Mazzini. Sul nuovo collegamento affacceranno i locali gestiti dall’Università di Parma (spazio
laboratoriale con area a caffè letterario e galleria, in cui saranno esposti anche i reperti archeologici più preziosi).

Spazio laboratorio

I nuovi locali a laboratorio multifunzionale con caffè letterario e galleria espositiva, che saranno gestiti dall’Università degli Studi di Parma rappresentano il fulcro del progetto destinato a rendere vivi e vissuti i diversi spazi durante l’arco di tutta la giornata. L’apertura del sottopasso verso Borgo Romagnosi per favorire i diversi percorsi mercatali e commerciali che potranno generarsi nel tessuto cittadino che gravita intorno alla “Nuova Ghiaia”, troveranno nel Ponte Romano e nello spazio museale all’aperto il fulcro per attività socio-culturali differenziate. I nuovi locali consentiranno attività diverse durante la giornata, rivolte a diversi utenti e volte alla valorizzazione del luogo e della città nel suo complesso. Qui potranno trovare spazio sia reperti unici (nelle teche espositive dentro i locali), sia reperti comuni, collocati nei percorsi urbani ai diversi livelli, insieme a informazioni e riferimenti su tutta la città (la storia del luogo, della Via Emilia, della città, percorsi museali, monumenti, ecc.). Lo spazio laboratorio diventerà quindi luogo di vita dell’università e della città, con dinamiche che potranno costruire nuovi eventi e nuove occasioni socio-culturali.

Galleria urbana

Il progetto, per recuperare la visione completa del manufatto e mantenere la massima percorribilità pedonale urbana del sottopasso, ricostruisce sui quattro lati della galleria, situazioni differenziate incentrate sul ponte. Il lato est, con l’abbassamento e l’apertura verso Borgo Romagnosi, diventa il percorso pedonale principale di collegamento fra la “Ghiaia grande” e la “Ghiaia piccola”. Sul lato sud viene costruita una passerella leggera che oltre a ricostruire la circolarità della galleria urbana, consente la visione del Ponte da molto vicino oltre alla visione dei reperti nelle teche vetrate fra la passerella stessa e lo spazio laboratorio. Sul lato ovest, la demolizione della parte centrale del solaio esistente con la costruzione di una breve passerella leggera, consente di passare sopra al Ponte Romano recuperando la visione dall’alto del pilone (con il flangi flutti verso sud). Sul lato nord il progetto colloca la scala che scende al livello torrente, consentendo un percorso sotto al Ponte Romano, dove potranno essere esposti altri reperti; il percorso sarà gestito dall’Università con visite guidate organizzate (è previsto un elevatore nell’angolo nord-ovest per consentire la massima accessibilità anche a questo livello).

Percorso al livello Torrente

La scala collocata sul lato nord, nel suo percorso di discesa, avvicina lentamente al ponte, consentendone quindi una visione nuova e dinamica che trova nel percorso alla quota torrente la visione complessiva. E’ un percorso guidato, pensato per piccoli gruppi di persone accompagnate da personale universitario.

Comune di Parma

2200 anni Via Emilia

Conferenza stampa di presentazione

Rassegna stampa

Gazzetta di Parma

La Repubblica